giovedì 20 dicembre 2007

Il Creatore di Sogni

Ci sono poche persone, in questo infinito (ma finito) pianeta, che sanno creare e realizzare sogni.
Ci sono poche persone che, pur potendo scegliere, preferiscono realizzare prima quelli degli altri e poi i propri.
Ci sono poche persone che con gesti "senza spazio e senza tempo" suturano sulla pelle degli altri emozioni, ricordi e momenti eterni.
C'e' una persona, e questo ve lo posso assicurare sulla mia vita, che e' in grado di "creare e realizzare sogni".
Grazie Giammy.

J.M.P.: "un simbolo di unicita' tatuato sulle nostre anime"

Ps: (per i lettori del blog) sono ancora vivo, tra sogni e realta'. Tornero' presto all'opera e forse sara' la volta di un post in inglese...

Un abbraccio "estivo".

C.k. (in Melbourne)

mercoledì 12 dicembre 2007

Nuovo Post in Arrivo...


Sarà come al solito improvviso e poco comprensibile.
Era solo per informarvi che qui tutto prosegue.
Sydney merita ragazzi.
Settimana prossimo me ne andrò a Melbourne... Vero è...
Ora vado a nanna.
H.03.00 (+ o -)
Un bacio alle "donzelle"
Ciao "stella cadente sopravvissuta"...

Ste


Ps: non ho più ispirazione...
Forse sto scrivendo troppe mailz o troppa tesi...
Scegliete voi.
Domani 9 h di seminario...

Bella storia...
Vado a nanna...

martedì 4 dicembre 2007

Tre storie... Tre !

Per i "meno anglofoni":
"se si potesse andare in galera per aver ucciso (bevuto con foga)
una birra,
lui prenderebbe l'ergastolo"


Rieccomi, sono ancora vivo.
Se il calendario, franco, mi aiuta a realizzare che il tempo stringe, e che stringe proprio dove fa più male, con questo post cercherò di rivivere, per iscritto, e di rallentare, anche se solo per poco, lo scorrere del tempo.
Tre storie... che vorrà raccontarci questa volta Stefano?
Tre momenti decisamente assurdi. Vissuti con attimi di black out mentale, con gruppi di attimi di voglia di urlare, ma con una ferrea attitudine al rispetto verso il prossimo, anche se...
I fatti sono questi, statemi a sentire.
(Orari, luoghi e personaggi, nonché nomi e frasi utilizzati nei prossimi racconti sono totalmente frutto della mia realtà, cioè di un buon esempio di fantasia adolescenziale)
H.2128: appena uscito dal mio baretto di fiducia, luogo dove spesso trascorro il mio "tardo pomeriggio", dopo che i bibliotecari della Fisher Library, in coro, e con spinte sincronizzate, mi intimano di abbandoare il loro tempio. Inizio, fin da subito, con bugie macchiate di marmellata. Si introduce e si conclude più o meno con le stesse cose no?
Torniamo alla prima storia. Esco dal baretto, con la barista. Ebbene si. La barista ne vuole a metri (scusa mammi, ma quando ci vuole ci vuole), ma io non ne ho cosi tanto, quindi gioco d'astuzia e faccio l'introverso. Guardo spesso nel vuoto, sorrido timidamente. Ma la barista, ormai tornata nei suoi panni di comune mortale, si dimostra abile e arruolata in chissà quale "con-sorellita" finlandese, viste le sue origini finniche, e fi....che aggiungo io, e riesce anche a mettere a "mio" agio, la parte timida che è in me.
Optiamo per un locale appena aperto in Broadway. L'impatto col clima glaciale che decorava tutto il pub avrebbe presentato molto presto il suo conto, un bel colpo di freddo, eh già, proprio li dove può far veramente "star male", sia te che il prossimo.
Ma andiamo oltre.
Ordiniamo due bicchieri di vino, a testa (mao), di un vino del New South Wales. Il locale è vuoto, proprio come il sapore del vino, e come il mio stomaco nel giro di qualche minuto, grazie alla "gentile" brezza marina.
Il primo sorso aveva gia presentato il suo orrendo sapore, quando il barista, senza che nessuno avesse chiesto nulla, forse spinto contro-voglia dalla "bufera condizionata", inizia a menarcela sulla storia del vino.
Un sacco di parole, alla rinfusa, e un sacco di sguardi per la fi(nni)ca.
"E va bè" penso io "vediamo come se la gioca".
Dopo aver fatto (bestialmente) finta di saperne, e dopo che lei, sempre la stessa 'ica, disgustata dal sapore cercava il mio sguardo affinché gli dicessi qualcosa, eccolo che inizia col dire che lui lavora in questo locale, ma che in realtà è anche un designer di successo, ma che per trovare l'ispirazione ha bisogno di un bar, di questo bar (e del suo clima scandinavo), perché solo li può trovare l'atmosfera di cui ha bisogno. Cose folli. Neanche io ho mai detto cose così assurde in così poco tempo.
Mentre cercava di capire se la sua prima "strategia" stesse avendo un minimo di successo, rieccolo saltare "di palo in frasca" ed iniziare a parlare della sorella, dell'amata sorella tanto diversa da lui, tanto cara.
Mi viene quasi voglia di apostrofarlo con qualche moderato insulto "trentino", ma tengo botta, ripenso al vino appena bevuto, e mi lascio catturare nuovamente dal disgusto "rosso".
Lei, Strafica, originale nome finnico di chiara origine etero, mi stupisce. Non si mette a conversare col barista sulla sorella, su quello che fa, su chi frequenta e su quanto può arrivare ad abbronzarsi in estate? Io non ho più forze. Il mio corpo chiede una tregua. Eccola. Liberato dagli ultimi dolori provati, torno a porre il mio "sederino" al posto di prima, nel bel mezzo di una discussione che vedeva il padre del (maledetto) barista al centro di una tradizione familiare di pittori australiani. Stop. No, continuo con la storia. "Stop" l'ho detto io, o meglio, la mia lingua anticipando il mio cervello. Lui mi guarda. Non se l'aspettava, credeva quello che non doveva credere, cioè di aver conquistato la singolare platea. Lei mi guarda, sbalordita.
Io inizio a parlare del mio gatto "Leonardo" che riesce a palleggiare e scrivere poesie d'amore, il tutto "musicato" da continui miagolii che compongono la "Nona Sinfonia" di Beethoven.
Lui abbassa prima lo sguardo e poi la testa e con la coda tra le gambe torna dove sarebbe dovuto sempre rimanere, cioè dietro il bancone, in castigo!
No dai... non è andata proprio cosi.
Ad un certo punto, io e lei iniziamo a parlare cercando, piano piano, di trasformare un'involontaria (ed involuta) discussione, in un involontario (ed involuto) monologo.
Lui fatica a capire. Inizia a dimenarsi, ma ormai il suo destino sembra inevitabile. Dopo qualche ora ecco entrare un'ambulanza nel locale e portarlo via. Il "tale" aveva iniziato a minacciare se stesso con promesse di un licenziamento improvviso.
Scherzi a parte, dopo qualche minuto di reale soliloquio, dove si stava giocando tutto, un cliente, seccato, pretendeva la sua birra, e il "nostro eroe", suo malgrado, dovette abbandonare "il campo di battaglia".
Ero di nuovo solo con la 'ica. Passo alla birra. Lei ad un Bayles. Si chiacchiera. Cose più o meno sincere. Il locale sta per chiudere, ma noi no. MI accompagna a casa. La saluto sventolando la manina, salgo le scale ma non mi volto, perché lei è davanti a me... ahahahahah...
La seconda storia è accaduta la mattina seguente.
Mi reco nella mensa della Sydney University, dove spesso rimango a studiare nel primo pomeriggio. Sono carico. Le righe della tesi aumentano senza troppa difficoltà. L'ispirazione viene e va, si sa, ma quando se ne va per colpa d'altri viene proprio voglia di inc....rsi!
Un "non troppo discreto" signore, anziano all'anagrafe, ma giovanissimo nel rompere i c.....i, inizia ad intrattenere relazioni più o meno pacifiche con tutti gli sciagurati studenti presenti nella sala.
Io, cuffie munito, con sguardo fisso verso lo schermo, opto per l'indifferenza più totale. Mi rifugio nel mio "autismo sordo", e cerco di non offrirgli spiragli.
Ma non c'è niente da fare. Alla quinta birra, sagacemente custodita in un sacchetto di nylon, eccolo mirare verso di me.
Lo sento e poi lo vedo.
Ve la faccio breve: il suddetto è rimasto per esattamente 54 minuti a parlare con il sottoscritto, mettendo a dura prova, dopo poco piu di 12 h dal primo episodio, la mia infinita pazienza. Argomenti sputati (sul mio braccio) dall'aitante 69nne: Aborigeni, morbo di Huntington, yoghurt miracolosi, politici australiani, giornalista di cui non ricordo il nome, amico chitarrista, diversi modi di "giocare" con il proprio "fallo", il tutto reso più digeribile da un continuo bruxismo (digrignare i denti).
I due miei amici baristi, finalmente, si avvicinano e consigliano al "giovane vecchio" di "lasciarmi in pace". Lui ride e rilancia chiedendomi di dire se realmente un disturbo mi era stato arrecato o se di una vera e propria discussione si dovesse parlare.
Io sorrido. E, vista l'età dell'interlocutore, vista la fine vicina, rassicuro i due baristi mentendo con parole del tipo "ma no, anzi... mi ha dato pure degli spunti per la tesi".
Per evitare di ricadere nello stesso baratro però, salto in piedi e adduco la scusa del bagno per sbarazzarmi di tutto e tutti. Il "savio prestigiatore di pensieri assurdi" se ne va sbandando, sopratutto verso destra. Io mi lavo la faccia, tre volte, e scoppio a ridere.
La terza storia, in short, la trovo a pochi metri da casa. Dopo aver pedalato per 3/4 km sotto la pioggia sydneyese, mi avvicino al Blockbuster. Un film dopo una giornata sui libri. Ci può stare no?
Sono lì per entrare ed ecco che qualcosa (qualcuno) distoglie ed accoglie la mia attenzione.
E' un esemplare di "stanca e stufa essere umana". Io la guardo e le sorrido. Lei apprezza, mi si avvicina e mi invita a condividere il suo malessere. Non era di certo una che si lamenta per nulla. In rapida sintesì: nell'ultima settimana è riuscita a perdere la patente per anno, farsi lasciare dal ragazzo dopo 9 anni, (la tizia ne ha 33 di anni), e farsi trattenere per 2 giorni in ospedale per esser stata pescata in una "proprietà privata" a giocare e parlare con una statua che aveva inappropriatamente preso in prestito dal parco comunale poco distante.
I miei occhi balbettavano ed il mio cervello assaporava continui crampi al lobo temporale. Lo so, descriverlo e non viverlo non sono la stessa cosa, ma vi assicuro che questa era veramente incredibile.
Un saluto rapido ed indolore dopo una buona mezzora di chiacchierata e riproposizione di "metri di voglia" da parte della "Ma(re)tta", forse amica della "Fi(nni)ca", sancirono e sanciscono la fine della mia giornata di ieri e del mio racconto..
Forse sarebbe meglio seguire il consiglio dello spot dalla "Boag's Beer"...

Bella li... non l'ho nemmeno riletto questo post...
Forse un po' troppo lungo.
Da prendere a piccole dosi.
Qui sono gia le 19.00. Un altro giorno sta per salpare ed andarsene per sempre.
A presto.

Ste

giovedì 29 novembre 2007

Come foglie su di una terrazza...

Ciao ragazzi. Oggi è un giorno un po' diverso. Oggi mi sono tagliato i capelli. Solito salto, da un estremo all'altro. Ma non è di certo speciale per un "semplice" taglio di capelli, per quanto radicale. Oggi c'è l'incontro col professore, o meglio, con Sandro.
Ebbene si. Le pagine scritte sono diventate, come per magia, 27. Si, un bel numero. Ora c'è da capire quanto di "bene" è situato nel "male" che ho creato, o viceversa. Opinabile quanto meno.
"Bevi l'amaro amore". Buffo no?
Mancano ancora 5 o 6 h. all'incontro. Sto pranzando a casa. Tortellini con sugo alle olive. Onesto e commestibile.
Ieri, parlando con Ciro, abbiamo scoperto che in certe parti del mondo è più facile fare conoscenza con donne, e magari uscire con loro, piuttosto che ammazzarsi di pugnette tra amici. Bizzarra realtà quella australiana. O forse la mia di "Australia".
Non era questo che mi chiedevate?
Raccontarvi la mia di Australia.
Che dire?
Stefano sta allargando le sue vedute. Inizia ad averne un'idea. La musica. Che invenzione.
Ci sono dei bar che mi salutano pronunciando, più o meno graziosamente, il mio nome, ci sono semafori che mi scrutano, ma poi, dopo qualche occhiata, mi lasciano pacificamente passare. Ci sono verbi di raro utilizzo che sembrano, pian piano, consigliarmi il nome del loro parente italiano, c'è il mio Mac Book che "beato chi l'ha inventato". Ci sono facce amiche, ci sono brutte facce, ci sono "senza faccia", ci sono strade deserte e poi piene, locali che aprono e locali che ri-aprono. Ci sono pagine di storia australiana che non avrei mai voluto leggere e giorni (e notti) australiane che non avrei mai immaginato. Ci sono sorrisi sinceri. E ci sono sinceri sorrisi falsi. Ci sono bocche cucite e lingue in continuo movimento. Suoni per ciechi, avvertimenti per distratti (come me). Chiusure improvvise. Palazzi che si frantumano dal giorno alla notte. Biblioteche immense che chiudono manco fossero asili nido. Ci sono usi e costumi diversi. C'è una diversita che lascia interdetti ed estasiati allo stesso tempo. Ci sono cani e gatti randagi. Scarafaggi e ragni addomesticati. Topi? Mmmmh, qualcuno nei Mc, ovviamente. Ci sono chiamate che non t'aspetti e messaggi "che non credevi". Ci sono mail mandate e mail ricevute. Ci sono post da leggere, post da commentare. Immagini da ricreare. Ricordi da rispolverare. Appartamenti da pulire. Piatti da lavare. Emozioni da riprovare. Domande che volevi fare. Risposte che non sai di dare. Calcoli che dovresti fare. Canzoni da ascoltare. Emozioni che vorrei incatenare. Canzoni da ascoltare. Tatuaggi che non puoi cancellare. Canzoni da ascoltare. Legami che sai di avere. Persone a cui pensare. Persone a cui sai di mancare.
Ci sono km a piedi, km sul bus, km sul treno. Ci sono km di cielo che si ripresentano ogni mattina. Ci sono piogge improvvise e notti interminabili.
"I don't mind if you don't mind, coz I don't shine if you don't shine".
Ci sono frasi di canzoni che non hanno nessun destinatario, che mi piacciono in quanto tali. Che mi fanno andare su di giri e restarci. Ci sono ore passate a leggere. Minuti passati a scrivere. C'è che sono dall'altra parte del mondo e a volte mi sembra incredibile. C'è che vivo da solo. C'è che sono un ometto ormai. C'è la pasta Barilla. C'è il sugo Barilla. C'è che il letto è comodissimo, troppo. C'è che c'è e c'è che ci sono.
Ci sono sguardi. Occhi. Quelli di sconosciuti. Quelli di ex-sconosciuti. Quelli che ti guardano. Quelli che ti ignorano. Quelli timorosi. Quelli arroganti. Quelli "miei".
C'è un pezzo di casa qui. C'è la "honey", la "flow", la "luxy", la "lightwire", la "merlino", la "drink", la "icselle", la "ipe", la "lisca", la "artica".
C'è che il tempo vola. C'è che sto bene. C'è che rido e parlo da solo, ma anche in compagnia. C'è che mi hanno chiamato "hot kisser", "italian stallion", "smartass", "stranger", "friend".
C'è un po' di tutto in questo mio vivere un po' fuori. C'è la mia parentesi australiana. Direi parentesi graffa, perché ci sono altre migliaia di piccole parentesi dentro.
"Can you read my mind?"
Ah, ci sono risvegli improvvisi nel cuore della notte, film visti ad orari improbabili, improbabili film visti ad orari probabili, e poi ci sono frasi ed effetto, modi di dire, modi di non capire (i miei), modi di essere, modi di "avere", modi-ci prezzi.
Ci sono ombre. Familiari, paurose, presenti e passate, solari e lunari, animate ed immobili, piccole e grandi. Mie.
Cielo grigio oggi pomeriggio. Che sia un presagio della tempesta serale?
Vado a docciarmi.
A presto.
Se avete domande, facili, fatele pure. E se leggete quello che scrivo, datemi un segnale. Valgono anche insulti più o meno civili.
"The stars are blazing like rebel diamonds cut out of the sun when you read my mind"

Stef

Ps: Rapac, dai un occhio alle mail. Ce n'è una per voi con oggetto "Re: ma ci sei......"

A presto! A tutti!

domenica 25 novembre 2007

One day - One way



Sono a Glebe Point Road... nel FairTrade Cafè...
La tesi sta andando avanti...
Ho realizzato che è il caso di scrivere qualsiasi cosa su sta c.... di tesi, altrimenti le pagine non aumenteranno.. MAI!!
Dopo aver parlato dei minatori cinesi, e della crisi economica successiva al boom (mmmh.. non sarà mica il capitalismo?!?!?), sono arrivato a questo benedetto 1901.
Il Commonwealth of Australia è arrivato.. finalmente..
Sono a 13 pagine.
Devo arrivare a 20. Poi parlare di altre storie.. cicli migratori, politiche migratorie, tipe migratorie, sberle migratorie, tori migra-tori, pin-tori migratori...
POi il concetto di Confine.. e li sarà da ridere.. (x arrivare a 30 di pagine)
visto che Sandro oltre a sapere già tutte le cose che scriverò in questa maledetta tesi, è pure specializzato sui "confini".....
AIIIIIIIUUUUUUTTTTTTOOOOOOOOOOO!!!
Dai.. voglio scendere.. abbiamo scherzato.. io non so scrivere una tesi.. riesco a malapena a leggerne una..
AIUUUUUUUUUUUTTTTTTTTOOOOOOOO!!
Mi sembro una checca (faggot) isterica...
Ora EGGS & BaCON...
Dai che mi ripiglio...
Dai che si riparte.
Poi c'è Lexi... ragazzi che "tipo"...
Mentre vi sto scrivendo, mi basta alzare gli occhi per vederla...
Che spettacolo.
Il bar è una sua prosecuzione... e si muove con lei...
Come ho scritto a qualcuno..
"lei è dolce, lei è come il vento" (auto-Cit.)
Certe emozioni fanno ringiovanire...
Ora mi tocca scrivere un paio di cose su "Collapse of the Banks"...
Mmmh.. bene..
Poi 1^ e 2^ w.w., cold war, vietnam, e altre menate...
che storiacce..
ragazzi..
Detto questo posso anche dirvi che, sempre per la mia tesi, John Howard ha perso le elezioni..
posso dirvi che il Napoli spacca duro.. che la Juve non fa paura a nessuno, che il tempo qui è un po' pazzerello, che ho parlato per 3 h con un tipo gay (cosi mi avevano detto) che poi non si è rivelato tale. Continuava a parlare di donne ed io.. boh.. questo me la vuole ficcare all'improvviso, distraendomi con la patata per poi infilarmi la carota.
E invece no... questo è ambi-destro.. (donne e uomini), ma forse non ci va neanche con gli uomini...
Boh...
Credo che rimarrò sempre mancino... ambi-destro fa strano..
ambi-destro può far tanto male...
ambi-destro rischi di non essere nè destro nè sinistro (o forse decisamente "sinistro" e a rischio di compiere un "sinistro"...)
che brutte immagini.. mmmh.. "sinistre" direi..
Quello che doveva essere un commento si è rivelato, per la 3^ volta un nuovo post.
Che gran chiacchierata poi "prima" con Bito.
Da Austria ad Australia.. come disse proprio Bito.. proba si paga come una chimata nazionale.
Boh..
Skype che mistero..
"certo che questo Iridium Tim è pazzesco.. sei in mezzo all'oceano e ti sento qua dietro" (Cit.)
Gran chiacchiere, tante risate, tante sensazione e "cose" simili.
Il mondo è sempre più simile...
Cmq, ragazzi.. "Lexi" domina...
Ora mi sorride, io vado fuori di matto...
Proba non succederà nulla. Già, qnd mi piacciono troppo non ci stanno...
Capita. No?
Spero di riuscire a fotografarla...
Nella sua semplicità è allarmante.
Il suo sorriso, il suo bacio (attento Johnny ti sei fregato con le tue mani...)...
I'm talking about you sweety. One like no-one. As I told you.. I'd like to wake up with you one day..
Say something...
" ... ... "
Che storia...
Torno alla tesi...
Probabilmente questo post sembrerà un po' assurdo. Ma che vi posso dire?
"Dubbid'io" è anche questo.
Cmq, Lexi... Notorious!!!
Ciao Let-tori (ma esistete ancora?!?!)

By "un pazzo"

mercoledì 21 novembre 2007

Una giornata "tipo"

Prima di iniziare, un numero di magia...

Maaaaaaaaaaaaaaaaaaaaooooooooooooooooooo.............

Torno dopo una giornata infinita che ha visto, in rapida sintesì:
il mio risveglio h.domani e 30;
la mia colazione al bar italo-australiano (con tanto di cameriere finocchio annesso);
bus 352 (dopo 28 minuti d'attesa);
fisher library (poco piu di 4 secondi);
manning house (dove vegeto, e provo a studiare);
fino alle 17 ci credo un casino;
le pagine aumentano (ma solo quelle lette);
delle pauese delle pa pa pa.. pause;
mi dirigo a glebe point road (mi gasa perché lo so a memoria.. il posto? no, il nome..)
h. 18.99 (lo so... ma una volta quando il mio Casio digitale era andato in tilt le ha fatte... davvero!!!)
h.19.00 incontro un suono, un'immagine.. aaaaarg..;
h.19.01 era solo un sogno? o meglio, era solo uno specchio;
h.21.40 mi consigliano di andarmene, ma io stavo scrivendo il pezzo piu bello della mia tesi, allora rifiuto, e le prendo... cosa non si fa x una tesi... (specialistica palesemente);
le pagine aumentano, sempre le stesse...;
consumo un libro, non mi serve più;
faccio amicizia, si dice così no?
faccio fare amicizia;
amicizziamo;
entro in un locale con una importantissima buffa sotto al piede destro, quello che ieri pomeriggio / sera mi ha permesso di numereggiare all'Ultimo Park (si chiama così davvero...) e dove mi sono gasato quando un non precisato "Jeff" ha gridato "Marvellous" descrivendo in maniera molto sintetica, ma chiara, la mia incredibile (davvero) azione dove ho scartato anche il vice-sindaco uscente... per meglio intenderci come facevo al parco in da Clarina qualche secolo fa'...
il locale è pieno;
pochi attimi prima di inserire i miei infradito in quella bolgia affermo (in inglese) "a me piacciono a stecca i Killers...) e neanche a farlo apposta, sono proprio dentro, proprio loro, dopo la loro tournee australiana.
Quasi capisco il mondo omosessuale (ma solo per un secondo), sono eccitato, si prpr tutto!!!
Che scena...
... sarebbe stata.
Peccato ci fosse solo un tipo che storpiava tutte le parole, ma che ci credeva un casino, quindi va bene lo stesso, tipo Bonjovi a Forli.. (solo per pochi)..
Poi mi gaso con la Tooheyss, troppo buona, troppo gia mia.
Poi scopro che è ora di tornare a casa, perché domani è già pronto, perché domani è gia arrivato.
Ai mercatini ci verrei volentieri, e se i paradossi fossero solo un modo per circoscrivere il mondo del possibile con due sole parole?
q si, q si..
Che figo che è poi tornare a casina, che ormai la sento proprio mia, e trovare qualcuno che silenziosamente, e senza muovere nulla, è entrato, ha lasciato la sua impronta scritta, e se n'è (se ne sono) andato/i.
Non immaginate. O forse si.
Se si, doppiamente grazie.
Un abbraccio in un mercatino "illuminato".

Stef

21 novembre 2007 6.42

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lunedì 19 novembre 2007

Un "mio" commento

Ciao ragazzi.

Bello leggervi.
I fedelissimi non tradiscono mai.
Qui ragazzi miei il discorso è semplice.
Sono sempre in biblio o a caccia...
ahahah..
Il cielo è sempre piu azzurro e diciamo che lo studio
non è la meta preferita dagli abitanti australiani,
in qst periodo dell'anno.
Io ci provo. Io ci devo riuscire.
La storia australiana è affascinante nella sua semplicità. A tratti improvvisa. A tratti no.
Razzismo, multiculturalismo... chi vince?
La storia ha visto numerosi passaggi di mano tra questi due corridori.
"Australia is a paradoxical Land"
come direbbe il mio vecchio amico Frank G. Clarke.
E c'ha ragione.
Ma tu di che paradosso sei?
Questa è la domanda.
Ormai i paradossi non esistono più, o forse ce ne sono talmente tanti che sono finiti a rientrare nella "normalità", o meglio nella "quotidianità".
20 milioni di persone per 7.682.300 km2...
allucinante... 2,5 abitanti per km2... cioè più o meno un'unghia, o un dente per ogni metro quadrato!!
Un solo stato in un solo continente (dai, non facciamo i pignoli).
Però miei cari amici...
Si sta bene.
Per certi versi, dall'altra parte del mondo significa davvero "camminare sottosopra" o "camminare sulle mani e salutare con i piedi".
Vivere è anche questo.
Qui la diversità è valorizzata per certi aspetti, ignorata per altri, ma fatta pesare su altri ancora.
C'è di tutto. Ma il vero discorso è un altro.
Il "di tutto" ormai è ovunque.
Ma è il "di tutto" che vogliamo vedere noi che determina ciò che poi succede nel "di tutto" che descriviamo.
L'uomo sa adattarsi sempre, ma spesso poi dimentica di essere stato lui stesso il primo a doversi adattare, il primo ad aver cercato, più o meno vanamente, l'aiuto di un suo (quasi) simile.
L'uomo impara e dimentica in fretta.
Questo non si potrà mai cambiare.
Che viva nell'essenza del sapere e dell'imparare, un germe che poi aiuta a dimenticare?
"Verba volant, scripta manent", d'accordo.
Ma se la "scripta" viene coperta da altra "scripta" ciò che realmente "manent" è l'ultimo foglio in cima alla piramide. Una piramide che continua a crescere e ad occultare ciò che l'ha creata, ciò che la sostiene.
Tante belle (o brutte) parole, per dire che il rigore su Ronaldo c'era in quella maledetta partita contro la Juve. (scherzo... cioè c'era tutta la vita... ma era per riprendere fiato)
Per dire che questa esperienza è diversa dalle altre che ho vissuto.
I miei occhi sono curiosi, interessati, un po' più aperti.
La cosa più frequente che ho trovato, chiedendo in giro, nei bar, al supermercato, in università, come sul bus o sul treno, è la ferma opinione della gente.
Qui non c'è spazio per "non so", "dipende, ma che domande mi fai?".
Sarò stato fortunato, o forse no, ma ho trovato tutti uomini (e donne) con idee chiare, o da un lato o dall'altro.
"Si, l'Australia è razzista, ma io no", o "gli asiatici sono veramente troppi, guardati in giro... non li vedi?"
Ebbene, c'è verità in entrambe le frasi. Gli asiatici sono ovunque, ma anche gi scontenti.
E' sempre difficile capire in questi casi, chi sta bluffando.
Parlare non richiede conferme. Mi spiego. Opinioni, frasi dette, parole sbrigative e toni enfatizzati, non prevedono la prova del 9. Non c'è un giudice (per fortuna) che stabilisce "hai detto questo ed ora lo devi confermare e subirne le conseguenze".
Quindi...?
Nessun "quindi".
L'ho scritto prima...
"Verba Volant, Scripta Manent"...
... non vorrete che sia proprio io a "cascarci"...!?!?!
Eddddddddddai...

A presto fedelissimi. A presto a tutti.


Stef

19 novembre 2007 19.29

domenica 18 novembre 2007

Domenica sydneyese...

(Andate su www.multipot.com ... Il MultiBook è arrivato!!)

Eccomi di ritorno da una giornatina (mica male) in spiaggia.
Risveglio eazy, è domenica!!
Doccia "aiutami-che-il-mondo-è-gia-sveglio-da-un-pezzo", e via...
Saluto Crown Street, poi abbandono Surry Hills con infradito, costume e poco altro.
C'è spazio anche per "The Opportunist - Jonh Howard and the Triumph or Reaction", un simpatico saggio sul primo ministro australiano. In breve: quintalate di m.... in faccia al suddetto. Spalmata per bene e con cura, un po' ovunque. Ma che ci volete fare?
E' al potere da 12 anni, e poi si sa che è più facile criticare che elogiare. Credo sia nell'indole di ogni essere umano.
Salgo. Scendo. Eccomi a Bondi Beach (again.. he dit it again!! (Cit.)).
Asciugalano..oopps.. Asciugamano e via.
Il sole gioca sporco da queste parti ed ecco subito le contromisure: Nivea Sun Moisturising Sunscreen Lotion 30+!! Allucinante. Non ti abbronzerai penserete voi... e infatti!!
Mannaggia.. mannaggia.
Si sa, non resisto molto al sole, fermo. E infatti bagnetto (con tutte le precauzioni che il mio caso prevede), passeggiata e poi lettura spensierata su una panchina in mezzo "al mondo".
C'erano 378.000 persone oggi!! Tanta roba (x tutti i gusti).
Incontro due signori di San Francisco ed ecco che si inizia a parlare. Gran chiacchierata. Fa bene parlare con la gente. Non sempre c'è da imparare, ma qualcosa che non sapevi, che pensavi potesse esistere, salta fuori sempre. E poi ci passi delle ore a ripensarci...
Poi, becco due giapponesi che iniziano a farmi 300 domande su qualsiasi cosa. Mi sono fatto offrire il pranzo. Mi sembrava il minimo... Maddddddai... (minchiata).
Qui c'è solo da ascoltare. I giapponesi dominano l'Asia. Anche se gli altri "mandorlati" stanno avanzando a grandi falcate... Bella lotta.
Arriva la volta del Singaporista (un ingegnere meccanico).
Oggi sembravo una calamita.
Ora mi faccio un bel doccino.
Metto qualche foto.
Che noioso che sono.
Perdonatemi se potete (mmmmaooooooo)!!!
Ps: quella nella foto (con me) è James... che grosso!

Ps2: Ma Gli Onori Della Casa Sono Tutti Per MARK. Tnx to u! I won't forget it!






Ste

mercoledì 14 novembre 2007

Qualche istantanea (differita)

Ecco a voi un'altra scarica di foto. Spero vi piacciano...
Da un po' di tempo ho anche un acconut su "Facebook" (rdte82@hotmail.com) (Stefano Perrotta)
Aggiungerò fotò anche li...
A presto!!!

Ps: ieri sera cena di pesce a Watson Bay.
Grazie Mark.
Stasera si replica? Pare di si... Chissà dove...




martedì 13 novembre 2007

A volte tornano... Nuvole non riciclabili...


Ciao Ragazzi, ho smesso di scrivere sul blog (mio fido compagno) solo perché sono stato un po' indaffarato (era parecchio che non succedeva). Della serie che entri nel letto e pensi: "è la prima volta che rifletto oggi". Beeeeeeene.
Qui il tempo scorre più veloce, ma più intensamente. Ho conosciuto un mazel de zent (un sacco di gente) e con il sole che oramai ha monopolizzato 3/4 del giorno, il risveglio, la mattina e tutto il resto hanno davvero poco a che fare con gli ultimi mesi (parlo dei miei) italo-trentini.
C'è voglia di fare, ed anche nello studio riesco a combinare qualcosa in più del solito. E poi c'è un mondo là/quà fuori. Un mondo.
Ora scrivo dal bar dell'Uni of Syd e c'è veramente di tutto. Facce e suoni diversi dal solito. Starò perdendo del tutto l'udito?!?!! (Timpano, tieni ancora un po' dai...)
C'è acido lattico nelle mie dita e faccio fatica a trasmettere ciò che vorrei dirvi, cioè che vorrei dirmi. Sto semplicemente vivendo. La distanza si sente, eccome. Ma non fa male.
Vivo questa mia parentesi con entusiasmo, senza angosce improvvise.
A breve vi parlerò delle persone che ho incontrato.
"Big Spider" sembra essersi volatilizzato. Forse il mio infradito (volante) lo ha spaventato...
... speriamo.
Prima di chiudere vorrei dire ancora una cosa.

Grazie Giammy. Grazie. E ancora Grazie.


Ste (tra le nuvole)

Ps: questi sono alcuni video che ho fatto al Festival di NewTown... (robe matte)



(Ohi Maria - Crazy Version)


(Lenny Aussie Kravitz)

mercoledì 7 novembre 2007

A livella (Antonio De Curtis detto Totò)

Qualcuno apprezzerà.
Qualcuno sorriderà.
Qualcuno sarà orgoglioso.
Qualcuno potrà ritrovarlo ogni volta che desidererà riascoltarlo.
Qualcuno vale per tutti.
Qualcuno...


"Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!!
T''o vvuo' mettere 'ncapo...'int'a cervella
che staje malato ancora e' fantasia?...
'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella.

Cliccare sul link: http://www.antoniodecurtis.com/video/livella.html


Livelliamoci un po' tutti...

Bye!

martedì 6 novembre 2007

The Sick Rose


The Sick Rose
by William Blake
O Rose, thou art sick !
The invisible worm
That flies in the night,
In the howling storm,
Has found out thy bed
Of crimson joy:
And his dark secret love
Does thy life destroy.

Incontro con Lina (alla fermata del bus) (IPod) Poi si inizia a parlare (Lina nome spagnolo)
Poi il bus.. dopo 20 min (nel frattempo, gran chiacchiere) Suo figlio.. poi lei.. io...
Poi il bus. Scendiamo alla stessa fermata. Lei gentilissima. Poi mi dice che l’hanno operata alla schiena (mostruosa cicatrice sul collo) poi mi dice che lavorava in un Pub (ma che non aveva detto del suo problema alla schiena) (furbetta). Poi.. come se fosse la cosa piu ovvia del mondo mi fa: “lì abita la mia ragazza, ha 30 ed un figlio…)… Mmmh.. Nice.. La precisazione risulta necessaria, quando si scopre che l’attempata e caliente “Lina” ne ha 52 di anni.. e ha pure un figlio.. Vero è.. Anche questa è Australia..
Poi.. menate per avere i libri. Volevano una autorizzazione secondo la quale l’Università di Bologna avrebbe pagato gli eventuali danni ai libri che il sottoscritto avrebbe preso in prestito..
Mmmh.. buffo direbbe Analice (…). Ed io risponderei: Vero è…
Sento Sandro al cell. Sorpreso anche lui dalla buona novella, scherziamo un po’ sul fatto che l’Univ di Bologna probabilmente avrebbe optato per offrire, gratuitamente, il pasto in mensa a tutta scienze politiche, piuttosto che correre questo, sebbene filantropico e speculativo, immenso rischio.
Quello che poi lascia ancora più perplessi è l’enorme burocrazia con la quale sembra fasciato ogni centimetro di pelle che compone questo fantastico esemplare di corpo umano ai molti noto come Australia. Insomma, troppe pare. In tutto. Ma forse un giorno vedrò anche I lati positivi di tutto ciò. Ma non ancora, non ancora.
Ora sto abbozzando gli argomenti del post che formulero questa sera, dalla mia Crown Street.
Il punto è che con questi ritardi, probabilmente non riuscirò a finire la tesi…

… “Pa’, Giammy, Ma’… state sereni… Era solo uno scherzo. La Casta è casta e va si rispettata, ma voi perdeste il senso della misura. La vostra salma andava si inumata, ma seppellita nella spazzatura”
E cosa aspetti o turpe mal creato che l’ironia raggiunga l’eccedenza? Se non fossimo stati titolati avremmo già dato piglio alla violenza” potreste replicare.
Ma dai, ridiamoci sopra.

Ora un bisogno improvviso ha colto impreparato il mio esile corpo. Una corsetta, una porta che si apre (la richiudo.. meglio è), uno sgabuzzino dove “ritirarsi” e il resto è storia.
Vedete, ieri poco inchiostro e molto pesante, oggi cisterne di black ink e affusolate dita danzanti.
Never known…

(l’ho pubblicato così, perche forse è ancor piu reale…)

Nel prossimo post ci sarà spazio per l’incontro che vale la cintura dei “Pesi Piuma”:

“Dubbi D’io” Vs “Big Spider”

Un po’ di pazienza… se ne vedranno delle belle…

Un saluto a Indah…

Ciao.

domenica 4 novembre 2007

Ecco alcune immagini (cfr. ultimo post)

Spero possano piacervi, farvi sorridere, incuriosirvi.

Ne ho scelte alcune, come vi avevo anticipato.

Posso, pero', anticiparvi che a breve ci sara' un post simpatico.
A presto amici.


"Du"



"I don't mind if you don't mind" (The Killers - Read my Mind)

E' sulle note di questa canzone (che mi esalta) che sto scrivendo questo nuovo post, appena tornato indovinate un po'... da Bondi Beach!!
Eh gia, prova costume il 4 di novembre... etero.
Comunque, prima di tutto vi devo risegnalare il mio numero australiano: 00610449641210.
Detto questo, che dire?
Forse che questo post sarà caratterizzato da un po' di foto. Visto che non so più scrivere come una volta (quando?!?!?!?), ho deciso di ridurre la quantità di parole per lasciar più spazio alle immagini.
In rapida sintesì, ci sarà spazio per il posto in cui vivo (doveroso direi...) e per alcune situazioni "particolari" che ho incontrato da queste parti nella Terra Australis.
Domani sarà lunedì ed inizierà, davveramente, la mia marcia, la mia scalata. Bella li.


La prime 4/5 foto sono per il mio appartamento in Crown Street (Surry Hills).
Studio. Cucina.
Bagno. Stanza da letto... marimoniale.
Salotto (chic).
Si, mi piace peso il mio nido. Ha i tempi e gli spazi giusti. Sono a due passi dal centro e ad una quindicina dall'università. Nulla da dire. Gran zontaccia! Poi qui sotto la sera è sempre pieno di gente. E "Crown" (corona) per il Prince James (quale sono) sembra prorio calzare a pennello. Coincidenze?
Mhhh, non credo...

Ora si cambia genere. Le foto di cui sto parlando faranno parte di "un altro post" per problemi di spazio (mega disponibili).
Si passerà ad un po' di foto "random", quelle per cui sono stato spesso insultato (giustamente) da più voci e in più parti... ahahahaha.
Ma si, voi non potete capire. L'arte non pretende di essere capita da chiunque, si sa.
Ecco qui. Si passa dal cane di Satomi, ad una serie di ritratti del cielo, che da queste parti è proprio diverso. Si, diverso.
Che altro c'è? Bè, qualche particolare della University of Sydney e due o tre scatti per Bondi!! (sono impreciso nella descrizione, perchè non son bon! no dai, è perchè le aggiungerò dopo...).


Si concluderà col botto. Maaaaaaaaaaooooooo...
Un primo piano del sottoscritto.
Ragazzi, come avrete ben capito non ho sta' gran voglia di scrivere. Non so perché. Forse mi sto solo godendo la vita e non sempre si riesce a descriverla come si vorrebbe.
D'altra parte l'inchiostro non è infinito e la mano ogni tanto deve riposarsi. Che ne dite maschietti?



Scrivetemi voi qualcosa. E' forse più piacevole leggere che scrivere. Perchè scrivere lo si può fare una volta sola. Mentre leggere e rileggere, insomma avete capito.
Vi saluto.



"I don't mind if you don't mind..."

martedì 30 ottobre 2007

Oggi solo "mezza giornata"


Ciao sbloggati, qui è già domani (toooooro!!) ma mi riferirò a ieri, cioè a oggi...
Dopo 14 (importanti) h. di sonno ho deciso che poteva bastare.
In rapida sintesì: mi alzo. Scivolo. Mi rialzo. Esco in mutande. Scivolo. Mi rialzo. Vedo uno sconosciuto. Proseguo per il bagno. Mi scivolano un paio di volte le mani. Un altro paio. Solo per grattarmi. Tranquillizzatevi un po' tutti. Mi lavo. Mi vesto. Esco. Guardo l'ora. Sono le 18.00 (ca). Saluto. Prendo. E me ne vado. Vado verso nord. Circular Quay. Scendo. E vedo (+ o -) ciò. (foto)
Mi riprendo. Non scivolo. Cammino. Sono nella City. Respiro. Sono carico. Mi guardo in giro. Più asiatici che australiani (va bè.. interpretazione un po' vecchiotta (C.)). Cerco un pub. E qui devo ringraziare l'esterna 9 di Scrotone (Ora il video è disponibile... in fondo)

(Guarda il video e poi prosegui)

Quello che è succeso lì non ve lo dirò. Mi rivesto (hihihih). Continuo a camminare. Prendo il bus 474 direzione Polo Sud. Scendo. Cammino. Torno a casa dopo aver capito che con gli infradito in certi posti (in molti) non si entra. Mi doccio. Mi cambio. Esco di nuovo. Quasi scivolo. Entro nel Pub vicino casa. Sta per chiudere. Ormai sono le 23.40 (le 13.40 per voi). Una Carlton ho chiesto.
La ricevo. La guardo. Mi guarda. Ci provo. Ci sta. Si fa bere senza tante storie. Poi mi fa: "mi richiamerai?". Ed io: "taci bionda". La cameriera piace e sa di piacere. Io la snobbo. Ma lei no.
La Carlton riferisce alle altre amiche "bionde" che sono uno stron.o. Io non nego. La barista è bionda. Ma non è molto amica della Carlton. Preferisce le "rosse". Io scivolo (era da un po' che non..). Tre australiani poco fini ci provano con la bionda che ha occhi solo per me. Io non ci casco. L'amore non è cosi facile. Dopo una mossa me ne vado. Sento i suoi occhi su di me. Mi giro. Era ancora la Carlton. Dal bicchiere sul bancone. Mi sorride. Ma sta morendo dentro. La barista la vede. E la schiaffa subito nel lavello.

La morale non esiste.
Vado a dormire. (h.18.08 -Ita- h. 04.08 -Au)



" d' "

In Onore a "D.A.M."

Per questo post, non ci sono dubbi, timori o altro.
Oggi è il 47° compleanno del più grande "artista del calcio" che gli occhi umani abbiano e potranno mai vedere.
"Maestro ispiratore di sogni" come lo ha definito l'Oxford University (si, proprio quella).
Potrei trovare mille altre definizioni, ma ciò che conta è l'oggetto, la persona che si vuole definire, non tanto il come.
Lui è stato il mio "Superman", il mio mito "eterno". I miti non muoiono mai.
C'è un passaggio, tratto dalle parole di Francisco Cornejo, lo scopritore di Maradona:

"Io credo che se Diego fosse invitato ad un matrimonio ed indossasse un impeccabile vestito bianco e gli venisse lanciata addosso una palla infangata, la stopperebbe tranquillamente di petto"

C'è poco da aggiungere.
C'è molto da rivedere.

Concludo con quel poco che mi rimane da aggiungere:

"C'era una volta, tanto tempo fa', in un campo di terra battuta, un bambino ossuto ed una palla.
Poi una fata, come per magia, scrisse nel vento D. A. M. e tutti in quel momento pensarono soltanto ad un nome come un canto...

... Diego Armando Maradona

Premi ottenuti da Maradona nella sua carriera

1978: Capocannoniere del Campionato Metropolitano.
1979: Capocannoniere del Campionato Metropolitano.
1979: Capocannoniere del Campionato Nazionale.
1979: Campione del Mondo juniores con la nazionale argentina.
1979: "Olimpia de Oro" al Miglior calciatore argentino dell'anno.
1979: Scelto dalla FIFA come Miglior Calciatore dell'anno in Sudamerica.
1979: Ottiene il Pallone d'Oro come Miglior Calciatore del momento.
1980: Capocannoniere del Campionato Metropolitano.
1980: Capocannoniere del Campionato Nazionale.
1980: Scelto dalla FIFA come Miglior Calciatore dell'anno in Sudamerica.
1981: Capocannoniere del Campionato Nazionale.
1981: Riceve il Trofeo Gandulla come Miglior Calciatore dell'anno.
1981: Campione di Argentina con il Boca Juniors.
1983: Vince la Coppa del Re con il Barcellona.
1985: Viene nominato ambasciatore dell'UNICEF.
1986: Campione del Mondo con la nazionale argentina.
1986: Vince il secondo "Olimpia de Oro" al Miglior calciatore argentino dell'anno.
1986: E' dichiarato "Cittadino Illustre" della Città di Buenos Aires.
1986: Ottiene la Scarpa d'Oro consegnata dalla Adidas al miglior calciatore dell'anno.
1986: Ottiene la Penna d'Oro come miglior calciatore in Europa.
1987: Campione d'Italia con il Napoli.
1987: Vince la Coppa Italia con il Napoli.
1988: Capocannoniere della Serie A con il Napoli.
1989: Vince la Coppa UEFA con il Napoli.
1990: Campione d'Italia con il Napoli.
1990: Ottiene il Premio Konex di Brillante per la sua abilità sportiva.
1990: Secondo posto nella Coppa del Mondo.
1990: Nominato Ambasciatore dello Sport dal Presidente dell'Argentina.
1990: Vince la Supercoppa Italiana con il Napoli.
1993: Premiato come Miglior Calciatore Argentino di tutti i tempi.
1993: Vince la Coppa Artemio Franchi con la nazionale argentina.
1995: Ottiene il Pallone d'Oro alla carriera.

1995: Premiato come "Maestro Ispiratore di Sogni" dall'Università di Oxford.
1999: "Olimpia de Platino" al Miglior Calciatore del secolo.
1999: Riceve dalla AFA il premio come miglior sportivo del secolo in Argentina.
1999: Il suo slalom del 1986 contro l'Inghilterra è scelto come miglior gol della storia del calcio.

lunedì 29 ottobre 2007

Questa è solo per me e te Giammy...

... è il 28 ottobre 1997. E' il grande giorno, S.Siro è in festa, tutto per lui.
Noi siamo a Trento, mi vieni a prendere a scuola (di pomeriggio) e mi dici: "dai, corriamo a casa che dobbiamo andare...!" ed io "ma dove?!?".. e tu "non importa, ma sbrigati!!".
Prendiamo il treno, come al solito dopo una corsa forsennata, vestiti con il moncler (o qualcosa del genere)... Che tempi...
Si scende dal treno. Siamo a Milano. Tu avevi solo 20 anni (ma sembrava ne avessi già 1000) ed io neanche 15. E proprio quella sera ci sarà l'Addio di Franco Baresi al Calcio con ospiti tra i migliori giocatori di sempre.
Ti ricordi San Siro? Sembrava si allontanasse invece di avvicinarsi. E noi, oltre la fatica, oltre le gufate (ma dove andate? siete senza biglietti.. non vi faranno mai entrare!!), oltre l'ostacolo...
Il resto è storia... lo sappiamo solo tu ed io.
E come dissi tu (e subito dopo Jerry Scotti col microfono dal campo): "l'importante è che potremo dire che quel giorno io c'ero".
Brividi.
Sipario.
E ancora brividi, al buio.
Ste

Giornata iniziata ieri e ancora.. lunga!!

Ciao Ragazzi!
Qui a Syd la vita sembra fin da subito l'ultimo giro del Test di Cooper (super faticosa anche se in realtà non stai correndo velocissimo, ma di certo al massimo delle tue forze.. forse..).
Cmq, la sveglia è servita a poco. Ho dormito tre ore questa notte. Poi verso le sette mi sono alzato e via con il primo vero giorno sydneyese.
Ma prima di tutto voglio sfatare, a gran voce, questa leggenda metropolitana definita "JeT laG".
Ebbene.. non esiste!!! E non è mai esistito!!! E basta con ste' storie!!!
In realtà, a malincuore, e lo dico a voce bassissima e con la bocca tendente a destra, esiste.
E mannaggia a chi l'ha inventato. A volte credo che certe invenzioni.. ecco.. cioè.. va bè.. avete capito.. e se non avete capito.. Amen!
Cmq2, a parte la colazione con "eggs and bacon", della serie "salgono le torri"(C.) ed alcune visite, mi sono lanciato alla "Langella Old Style" sulla fascia con meta, udite udite, le 3 Università centrali di Sydney (la University of Sydney, la University of Technology Sydney e la South Wales University), visto che la Western Sydney Univ. (quella cioè dove dovrei incontrare il Prof. Sandro) è, con molta probabilità, più vicina a Trento che a Surry Hills (cioè dove vivo!!). Denis, guarda che è una battuta, non vorrei ci credessi.. Anche tu Marcy.. Ahahahaha!!
Detto questo, è utile dirvi che ne ho trovate 2 su 3 e va gia bene così. Sono enormi. Sono belle.
Sono piene di cultura (e spero di ortaggi e legumi...) :-)P !!
Ecco a voi il mio numero australiano: 00610449641210.
Che posso raccontarvi?
Ah si, quasi dimenticavo. Due momenti veramente unici.
Il primo: camminavo per Cleveland Street (infinita) e ad un certo punto con i "Marta sui Tubi" (Perchè Non Pesi Niente) nelle orecchie...

"Guardami, Spingimi,
Come Chi Mi Guarda,
Spingimi, Guardami,
Spingi Come Chi Mi Guarda,
Spingimi, Guardami, Spingimi,
Come Chi mi Guarda,
Spingimi, Guardami,
Spingi Come Chi Mi Guarda..."

"Goditi i Tuoi Lividi, i tuoi brividi
e poi specchiati
Altalene che restano ferme a metà
Perchè Non Pesi Niente"

... eccoli i "brividi di sudore caldi" pettinati da una leggera brezza. Chissà quante volte li ho provati, in qualsiasi posto, in tutte le 24 h che compongono un giorno... ma con la piccola differenza che questa volta, sentendoli, sono riuscito anche riconoscere il loro nome.
Per farla breve, mi sono gasato a buso, a stecca...(C) !

Il secondo: ancora più forte. Col mio solito "compagno di vita" (l'Ipod Bianco Graffiato), entro in un ristorante "Otto Caffè". Mi siedo. Faccio conoscenza con la cameriera Catherine (inglese di Manchester... ma che c... ci farà qui poi?!!??! Soprassiedo...). Poco importano, cmq, Cat e la pietanza. Giungo in fretta al punto: capite? Otto. Ma si può chiamare un Bar.. Otto?!?!
Incredibile... Boh, sti' australiani sono strani...

MMMMMMMMMMMaaaaaaaaaaaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooo...
Era uno scherzetto...
Cmq, pago. Saluto. Sull'entrata/uscita del ristorbar mi ricollego alla mia dimensione parallela, ma giusto un attimo prima di farlo, appena dopo l'ultimo sorso di "macchièto" (notevole), avevo pensato... che voglia di "In The Back Seat" degli Arcade... sapete quei pensieri che ogni tanto verranno a tutti... credo... cioè... spero. Va bè..
Concludendo, ritorno in Matrix e chi c'era ?
Ebbene si, proprio lei (come potete vedere)! Giusto un attimo prima del pezzo che mi gasa di maledetto. Frustata di piacere da parte del fato...

Ora scappo.
Il "dovere" mi chiama.
Il 2° dubbio è andato... (H.19.12)

H.22.32 (Crown Street - Casa)
Sono oltre la stanchezza. Pensavo di dormire oggi pome, dopo le altre cose che vi ho scritto e invece.. nada!!
Ora sono a quel livello che, come direbbe "IL Rapac", si cammina a gattoni fino al letto e ci si addormenta con mezzo corpo di que e mzzo di là... Cose di Cosa Nostra.. OOPPPSSS.. di Casa Nostra...
Ora che Alex Britti e Bennato mi cantano "Notte di Mezza Estate", sorrido (gonfiando ritirando un po' la pancia e sbuffando col naso...)... è veramente buffo. Non trovate?
Praticamente, sempre col "random", ci sono proprio dentro a questa Estate...
Sono cotto e sto scadendo. Chiudo. Forse è meglio.
Buon Pranzo a tutti. Io.. "mi schiaffo in du liet" (C.)
Un'ultima cosa... Grazie "Prince James"___ "Non Mollare.. Non Mollare Mai" (C.)


"D'Io"

domenica 28 ottobre 2007

Il Mio 1° Dubbio

H.11.26 (Milano – Malpensa)

(1^ foto per il triangolo delle Bermuda)
Ho appena chiuso la chiamata col Giammy (Grazie ancora J.m.P.)
Umore buono, battito regolare.
Sorrido rileggendo quel poco che ho scritto.
Non ce n’è uno che parli la mia lingua qui intorno…
Prima ho incontrato qualche australiana/o tipico… Mmhh.. Giaggià.
Alle 11.55 inizierà l’imbarco.
Sembra un telegramma di guerra… ma prometto… andrà meglio.
Voglio ringraziarvi fin da subito, miei futuri lettori.
“Dubbi D’io” sarà una nuova avventura per me e per tutti coloro che lo vorranno.
Saranno Dubbi propositivi, volti a una continua evoluzione.
Sarò un Io, come lo sono sempre stato (“tranquillo e rilassato”).
E’ appena passata la Hunziker… di cosa stavo parlando!?!?!? Mao mao…
Ora me ne vado per il primo giretto in Mongolfiera fino ad Abu Dhabi (Emirati Arabi).
Poi, notte in albergo (pagata dalla compagnia… palese).
E domani (cioè ieri quando pubblicherò il post… credo) sarà la volta di Sydney…
Scrivo dubitando dell’ordine dei tasti, dubitando dei confini, dubitando…
Ora scappo davvero…
Ci sentiamo presto… dall’altra parte del mondo!

“Io”


h.00.30 (Abu Dhabi)

Sono orizzontale, in un letto matrimoniale (senza matrimonio), con la mia playlist “Triestus” (quella che ho ascoltato negli ultimi giorni “italiani”)… e con un gran sonno.
Il primo “step” è andato, e bene aggiungerei. Ho attraversato stati d’animo sconosciuti fra loro e di varia origine e natura nelle 6 h di volo a 37.000 piedi. L’ho pensata come un’anteprima di quello che incontrerò (e sentirò) dall’altra parte del mondo.
Un’anteprima dove i “dubbi propositivi” del primo post, lasciavano anche qualche primo piano a timori e ansie che pensavo di non poter più provare… il solito presuntuoso.
Ora c’è Thom Yorke che canta e sapete che vi dico?
Buona notte “dubbiosa”.
La mia… lo sarà.

“Dub”


h.08.56 (Sydney - Central Station)

Eccomi!
Come potete vedere, sono le 08:57:00 (mmmmaaaaaaooo) di domenica mattina.
Dopo un oceano di ore di volo, sono arrivato, dall'altra parte del mondo... dall'altra parte di me (ruacer).
Ora devo volare a cena, ma ho voglia di pubblicare questo primo post, che verrà letto, modificato, commentato (spero) e poi.. avanti con i prossimi!
Ma sarà poi tutto vero ?


"Il mio 1° Dubbio"